Grandi Carnivori: in Trentino arriva il Tavolo
Atteso da tempo per garantire la condivisione delle informazioni e la messa a punto delle strategie per il miglioramento della coesistenza fra uomo, orso e lupo, è stato istituito ufficialmente oggi, dalla giunta provinciale di Trento, il “Tavolo grandi carnivori”.

Avrà il ruolo di organo consultivo e potrà avvalersi della figura di un “facilitatore” per fare sintesi tra le istanze delle diverse realtà coinvolte.
In base agli argomenti posti all'ordine del giorno, alle riunioni del Tavolo potranno essere invitati esperti o ulteriori soggetti e dirigenti delle strutture provinciali competenti.
Fanno parte del Tavolo grandi carnivori : 4 rappresentanti degli enti locali il cui territorio è interessato dalla presenza degli orsi; un rappresentate del Parco naturale Adamello Brenta; un rappresentante delle associazioni ambientaliste e animaliste; un rappresentante dei cacciatori; un rappresentante del settore agricolo; un rappresentante del comparto turistico designato dal Coordinamento provinciale imprenditori e
 un rappresentante delle Aziende per il Turismo designato dal Consorzio delle APT del Trentino.
Per la trattazione di argomenti inerenti il lupo il Tavolo sarà integrato con due ulteriori rappresentanti designati dal Consiglio delle autonomie locali e un rappresentante del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino.
Economia: in Alto Adige cala l'occupazione
Dal rapporto di maggio dell'Ire, l'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio Bolzano, emerge un Alto Adige in cui è leggermente calata l'occupazione ed anche i prezzi (seppur di poco).
Nel quarto trimestre 2023, tra ottobre e dicembre, il numero di occupati in Alto Adige si è attestato mediamente a circa 259.000 unità, mentre le persone in cerca di lavoro erano circa 5.400.
Rispetto allo stesso trimestre del 2022 è diminuito sia il numero di occupati (-1,0%), sia il numero di persone in cerca di lavoro (-19,3%). Il tasso di disoccupazione è pari al 2,0%.

Sono cresciuti il numero delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, l'export e il turismo.
Nel quarto trimestre del 2023 sono state esportate merci dall'Alto Adige per un valore complessivo pari a circa 1,9 miliardi di euro (+8,1% rispetto allo stesso periodo del 2022).
A febbraio 2024 le presenze turistiche in Alto Adige sono state oltre 3,4 milioni, con un aumento del 7,2% rispetto a febbraio 2023. L'incremento riguarda soprattutto le presenze di ospiti provenienti da Paesi esteri diversi dalla Germania, cresciute del 12,2%.
Rimesse estere dall’Alto Adige: +217% in 10 anni
Economia dell'Alto Adige: l’Istituto provinciale di statistica della provincia di Bolzano l'ASTAT ha diffuso i dati di uno studio sui flussi di denaro che le persone straniere inviano nei propri paesi d’origine. Secondo i dati di Banca d’Italia, nel 2022 l’ammontare delle rimesse inviate tramite i canali formali è stato di 89 milioni di euro, pari allo 0,31% del PIL. Tra il 2012 e il 2022 le rimesse estere degli immigrati in Alto Adige sono aumentate del 217,2%. I principali paesi beneficiari delle rimesse dall’Alto Adige sono quelli asiatici: il 47,7% dei flussi finanziari verso Pakistan, Bangladesh e India.
Lavoro: in Trentino nel 2022 occupazione a +2,5%
Segnali di ripresa dal mercato del lavoro in Trentino nel 2022, con un andamento positivo delle forze di lavoro (+1,4% rispetto al 2021) e dell'occupazione (+2,5%), che si è accompagnato da una diminuzione della disoccupazione (-20%) e degli inattivi in età lavorativa (-5,8%).

Il dato emerge dal rapporto "Le caratteristiche del mercato del lavoro in Trentino. Anno 2022" pubblicato dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat). Nel 2022 in Trentino il numero degli occupati ha superato le 243.000 unità, soprattutto grazie ai lavoratori indipendenti (+3,2%), che hanno sfiorato le 46.000 unità

Il tasso di occupazione nel 2022 era al 69,5% (75,4% per gli uomini, 63,5% per le donne), mentre sono calati il tasso di disoccupazione (-1%) e il tasso di inattività (-1,6%).
Riaperta a Bolzano la struttura ASSB di viale Druso
Dopo oltre 4 anni di lavori è stata riaperta oggi a Bolzano la struttura dell'Azienda Servizi Sociali di Bolzano di viale Druso, che di giorno dà lavoro a 30 persone e ne ospita 12 negli alloggi. La ristrutturazione dell'edificio è stata finanziata dal Comune con 500.000 euro: un progetto che consente di offrire spazi pensati per le esigenze delle persone con disabilità, ma soprattutto un luogo dove incontrarsi, lavorare e abitare in serenità.
Al primo piano è situata la Comunità-alloggio "Mendola", un servizio residenziale rivolto a cinque utenti con disabilità medio/lievi che vivono e sono supportate da un'assistenza continuativa. Al secondo piano si trova la Comunità-Alloggio "La Prospettiva", servizio abitativo con assistenza non continuativa, rivolta a sette ospiti con buone autonomie gestionali. Ci sono poi anche diversi servizi diurni di occupazione e riabilitazione socio- lavorativa: servizio "Menhir", dove vengono inseriti giovani provenienti dal Circuito Scolastico obbligatorio, e il "Windrose", servizio di riabilitazione socio - lavorativa per persone con malattia psichica
Nel 2026 in Trentino il data center nella montagna
Via libera al progetto che prevede la costruzione in Val di Non di un data center di ultima generazione, da ricavare all'interno della miniera attiva dell'azienda Tassullo.
Trentino DataMine srl ha ottenuto dalla Conferenza di servizi decisoria provinciale le autorizzazioni e i pareri necessari per procedere

Si tratta di una nuova struttura immersa in centinaia di metri di roccia che rappresenterà un unicum a livello mondiale.
Il progetto è finanziato dal Pnrr con un investimento totale di 50,2 milioni di euro, di cui 18,4 milioni finanziati da fondi pubblici e 31,8 da risorse private. Il data center sarà realizzato da un consorzio che comprende Università di Trento, Covi costruzioni, Dedagroup, Gpi e Isa. In questo momento è già in fase di realizzazione lo scavo che ospiterà l'infrastruttura, mentre i lavori fuori terra inizieranno a giugno. L'avvio dell'attività del data center è previsto per gennaio 2026, con la possibilità da parte dei primi utenti di avviare la prima fase test già nel corso del 2025.
Politica trentina in lutto per la scomparsa di Alberto Robol
Mondo della politica in lutto, è morto oggi a 79 anni, il senatore Alberto Robol.
Nato a Riva del Garda il 18 maggio 1945, si era laureato in filosofia all’università di Bologna ed è stato ordinario di filosofia e storia nei licei, classico scientifici del capoluogo. Poi una lunga e importante attività politica:
Iscritto alla Democrazia Cristiana fin dagli anni giovanili è stato consigliere regionale per la Provincia Autonoma di Trento nella legislatura 1988-1993, Senatore della Repubblica per 3 legislature dal 1991 al 2001.
Dal 1998 al 2001 è vicepresidente della delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa di Strasburgo, membro dell’Unione Europea Occidentale.
Dal 2003 al 2020 è stato Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti.
"Etichetta d'origine" in arrivo in UE
La Commissione Ue apre alla proposta avanzata dalla Germania di introdurre l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti in commercio.
La delegazione tedesca ha presentato un documento per l’introduzione dell’etichetta d’origine obbligatoria sui prodotti alimentari venduti su tutto il territorio dell’Unione, sul quale la Commissione si è detta disposta a lavorare, anche se la questione sarà più probabilmente portata avanti dal prossimo esecutivo.
“E' un riconoscimento al ruolo storico dell’Italia di apripista nelle politiche di garanzia verso il consumatore dopo la recente mobilitazione al Brennero della Coldiretti per la raccolta di un milione di firme per assicurare una piena trasparenza sul cibo" afferma Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige.
Un cambio di rotta importante anche rispetto all’attacco arrivato dalla Corte dei Conti Ue nell’Audit concluso lo scorso dicembre in merito ai decreti italiani sull’etichettatura d’origine per pasta, riso, derivati del pomodoro, latte e formaggi, salumi, considerate ostacoli al libero commercio nonostante l’elevato e legittimo interesse dei consumatori a conoscere l’origine della materia prima di quanto mette nel piatto.
L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti, con l’indicazione della provenienza che è stata estesa a circa i quattro quindi della spesa, anche se resta anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.
Sait, bilancio positivo nel 2023
L'assemblea dei soci di Sait Coop ha approvato il 124/o bilancio, che ha presentato una crescita delle vendite al pubblico (548 milioni di euro) e dell'utile (2,3 milioni, +13,6%).
Il valore della produzione è cresciuto a 401,5 milioni di euro (363,6 milioni nel 2022, +10,4%), grazie all'aumento dei ricavi provenienti da vendite.
Il consorzio ha consolidato la presenza in Alto Adige aprendo un punto vendita ad Appiano sulla Strada del Vino e sottoscrivendo i contratti preliminari per nuovi negozi a Bressanone e Bolzano, che apriranno a breve. Sono inoltre in corso trattative per nuove aperture non solo in Provincia di Bolzano, ma anche in quella di Trento, con l'obiettivo di consolidare le quote di mercato nell'area di riferimento.
Turismo in regione: inverno record, estate in calo
La conferenza permanente delle camere di commercio di Bolzano e di Trento si è riunita nei giorni scorsi. Tra i temi affrontati anche l'andamento del settore turistico in regione. Quello del 2023 è stato un inverno record in termini di arrivi e presenze in Trentino Alto Adige.
Una ripresa dei mesi invernali che ha bilanciato un calo del turismo estivo, con numeri più bassi rispetto al 2022 in entrambi i territori.
In Alto Adige le presenze sono meno diversificate sul piano territoriale, con una forte concentrazione del turismo tedesco (circa il 48% sul totale), mentre in Trentino rappresenta il 15%.
Viceversa le presenze italiane sono quasi il 58% in provincia di Trento mentre in provincia di Bolzano il 30% del totale.

È stato inoltre evidenziato il peso sempre più significativo assunto dal turismo extra alberghiero, le cui presenze incidono per circa il 30% in entrambe le province. Gli alberghi si difendono con un costante miglioramento qualitativo: la grande maggioranza dei pernottamenti interessano le strutture con tre o più stelle.
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