Coronavirus, misure urgenti per taxi e auto a noleggio
Il Dipartimento mobilità e infrastrutture della Provincia di Bolzano ha definito, assieme ai rappresentanti di categoria della Confartigianato Imprese “Lvhapa”, alcune misure urgenti per prevenire il contagio da Coronavirus per i tassisti e autisti di auto a noleggio con conducente. La prima misura prevede l’esposizione nel veicolo di un cartello con le raccomandazioni su come comportarsi per contrastare la diffusione del Covid-19Kompatscher: "L'azienda sanitaria dispone di tutti i fondi necessari"
Il presidente Arno Kompatscher sottolinea che la lotta contro il Coronavirus e la cura dei pazienti dispone di fondi pubblici a sufficienza per garantirne l'efficacia. "Il problema al momento attuale è la disponibilità sul mercato" spiega il governatore altoatesino. "Le maschere protettive, soprattutto quelle utilizzate per scopi medici, così come le apparecchiature respiratorie sono attualmente scarse sul mercato perché tutti i Paesi del mondo ne stanno ordinando di aggiuntivi". "Di conseguenza, il governo provinciale ha preso ulteriori iniziative per l'acquisto diretto e la produzione di materiale e attrezzature mediche" sottolinea KompatscherSale a 244 il numero dei contagiati in Alto Adige
Prosegue senza sosta il lavoro dell’Azienda sanitaria altoatesina per accertare il numero di persone infette da Coronavirus. Ieri, 15 marzo) sono stati esaminati 243 tamponi, 38 dei quali risultati positivi. Il numero totale di test esaminati è quindi aumentato a 1.740, con 1.249 persone sottoposte al test. Il numero di persone positive in Alto Adige ammonta ora a un totale di 244. La gran parte dei pazienti ricoverati in terapia intensiva ha più di 60 anni. Sono attualmente 990 le persone in quarantena domestica. Ma ci sono anche cose positive da segnalare: il primo paziente altoatesino di cui si è avuta notizia è oggi considerato clinicamente guarito. È già stato dimesso e rimarrà in quarantena fino alla prossima settimana. Dopo un test di controllo finale, potrà riprendere la vita normale.Chiusura dei cantieri con personale privo del medico di base in Trentino
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato un'ordinanza che prevede la chiusura di quei cantieri che per proseguire l'attività necessitano di personale che non dispone del medico di base sul territorio provinciale, in quanto non residente sul territorio.AIL, AL VIA LA CAMPAGNA "RESTA A CASA MA SALVA LA RICERCA"
L'emergenza coronavirus ferma la vendita di uova di Pasqua promossa dall'Ail, l'Associazione contro le leucemie di Trento, che il 27, 28 e 29 marzo avrebbe dovuto essere in piazza. Ma non si ferma la raccolta fondi a sostegno della ricerca. La campagna dell'associazione prosegue con il motto #resto a casa ma salvo la ricerca.Coronavirus: nuove denunce in tutto il Trentino
I controlli dei carabinieri in Trentino su chi viene trovato in giro senza una giustificata ragione continuano a dare i loro frutti. Lle forze dell’ordine raccomandano di rispettare il decreto: «La situazione sanitaria come detto dai tecnici è in forte evoluzione e per questo tutti dobbiamo fare la nostra parte, restando a casa. È un sacrificio ma ne vale la pena. Torneremo a goderci il nostro meraviglioso Trentino. Ma oggi, proprio per tornare a goderci le nostre montagne, si resta a casa!»L'Azienda sanitaria trentina: attesa consegna di 1 milione di mascherine
L'Azienda sanitaria in accordo con la Protezione Civile del Trentino si è attivata, già a partire dall’ultima settimana di gennaio, per potenziare le scorte di Dpi e reperire sul mercato il maggior numero possibile di dispositivi.Nel dettaglio da fine gennaio al 13 marzo sono state ordinate 450mila mascherine chirurgiche di cui consegnate a magazzino 275mila, 43mila mascherine FFP2 (il facciale filtrante che deve essere indossata dagli operatori nelle attività assistenziali di pazienti individuati come casi Covid_19), di cui consegnate 17mila (oltre alle 17mila che la Protezione civile ha fornito ad Apss), 7mila mascherine FFP3, che vanno indossate dagli operatori nelle manovre invasive (consegnate 5.800), 47mila camici chirurgici idrorepellenti (consegnati 22mila), 2.500 protezioni visive pluriuso (consegnate 2 mila).