La realtà virtuale sarà utilizzata per gestire l'ansia nelle persone anziane. Partirà la prossima settimana a Trento alla casa di riposo Margherita Grazioli di Povo un progetto promosso dalla Fondazione Bruno Kessler. L’obiettivo è verificare se le nuove terapie basate realtà virtuale con utilizzo di visore ottico sono in grado di fornire una risposta più precisa e personalizzata al problema della gestione dell’ansia nelle persone anziane, riducendo il senso di solitudine o depressione e migliorando, quindi, il loro stato d'animo. Lo studio di fattibilità è tra i primi di questo tipo in Italia. Grazie ad un visore indossato davanti agli occhi, il paziente potrà sperimentare l’immersione in un ambiente multisensoriale a 360° in un contesto rilassante (il mare, la montagna, la campagna..). Ci saranno anche video,musiche ed effetti sonori (come il vento, le onde del mare), grazie a cui gli anziani potrannovisitare luoghi della memoria non più accessibili fisicamente. Il ricordo di momenti piacevoli e rilassanti – secondo i ricercatori – dovrebbe aiutare i pazienti a sentirsi meglio e a ridurre l'ansia senza l’utilizzo di farmaci, migliorando quindi anche la loro qualità di vita.
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