Per raggiungere l’obiettivo degli alloggi a costi sostenibili bisogna fare di più. Lo dicono le organizzazioni sindacali ASGB, CGIL/AGB, SGBCISL, UIL-SGK e Assoimprenditori Alto Adige, che prendono posizione sul disegno di legge “Ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata” all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio provinciale di Bolzano. Per le parti sociali le misure contenute nel ddl non sono sufficienti rispetto alla situazione attuale, tra elevata inflazione e aumento dei tassi di interesse per i mutui. Serve un'attenta pianificazione per il recupero, la riqualificazione/riutilizzo di aree già esistenti pubbliche e private e per la messa a disposizione di nuove aree edificabili; visto che il costo dei terreni è tra i motivi principali che portano al caro-casa, va garantita parità di trattamento, consentendo l’accesso ai terreni per l’edilizia agevolata a tutti i residenti per la costruzione della prima casa e per la costruzione di alloggi in affitto a canone provinciale per non meno di vent’anni a residenti. L’eventuale contributo pubblico deve essere destinato alla famiglia e non all’acquisto del terreno o agli oneri di urbanizzazione. Sul fronte affitti, il canone provinciale deve essere modulato prevedendo delle riduzioni nelle realtà comunali nelle quali esso è superiore ai prezzi di mercato. Bene i passi in avanti fatti per facilitare la realizzazione di studentati ma è indispensabile anche la costruzione di case albergo per lavoratori.
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