L’inflazione a dicembre 2021 sale su base annua del +3,9%. Lo rende noto l'Itast. In base ai dati dati dell'inflazione, l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia. In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città più care  Bolzano, dove l'inflazione tendenziale pari a +4% si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 1272 euro, ma che schizza a 1795 euro per una famiglia di 4 componenti. A dicembre 2021, nel Comune di Bolzano l'indice generale dei prezzi al consumo per l'intera collettività è salito rispetto allo scorso novembre dello 0,7%, mentre rispetto a dicembre 2020 segna +4,0%. Il maggiore incremento tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) si registra a dicembre nell'Abitazione, acqua, energia e combustibili (+16,4%), seguita dalle divisioni Trasporti (+8,8%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,3%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,4%). E anche Trento è tra le città più care d'Italia. I dati resi noti oggi dall’Ispat segnalano un aumento medio annuo del 2,3%, mentre a livello nazionale la crescita è stata dell’1,9%. Il dato del mese scorso conferma una tendenza consolidata: tra il 2015 e il 2021 l’indice medio dei prezzi è cresciuto in Trentino di 5,6 punti percentuali, mentre a livello nazionale l’incremento si è fermato a +4,2%. Per i sindacati di Cgil, Cisl e Uil è urgente intervenire sui costo energetici per mitigare gli aumenti sul ceto medio e investire subito sulla riconversione ecologica a vantaggio di famiglie e imprese

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