La Provincia di Trento ha chiesto l’inserimento del collegamento ferroviario Rovereto-Riva nel documento strategico della mobilità ferroviaria, concordato tra lo Stato e Rete ferroviaria italiana. Un passaggio che potrà permettere l’avvio della progettazione di un’opera strategica, di valenza europea, perché favorirà lo sviluppo dell’area turistica dell’Alto Garda trentino e le connessioni attraverso la linea del Brennero verso il Nord del continente e il resto dell'Italia. Una richiesta che, secondo il viceministro alle infrastrutture, è in linea con gli obiettivi della Transizione ecologica. Oggi è stato fatto il punto sugli sviluppi del progetto che comporta un investimento di 230 milioni di euro, su un totale di costi calcolati di 317 milioni di euro, per una ricaduta complessiva in termini di benefici economici di 450 milioni di euro. La nuova linea secondo le stime potrebbe avere una capacità di trasporto media al giorno di 6.700 passeggeri e momenti di picco di 10.000. Per fare un raffronto, prima del Covid la linea della Valsugana trasportava 5.500 passeggeri con 42 corse, mentre la Brennero fra Trento e Verona si attesta su 15mila passeggeri, per un centinaio di treni al giorno.
Permetterebbe quindi di dare respiro ad un’area che vede transitare nelle due direzioni una media giornaliera di 19.533 veicoli a Loppio e 12.132 a Nago-Torbole, con valori di picco rispettivamente di 29mila e 22mila veicoli.
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